STASI DI QI DI FEGATO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

LA STASI DI QI DI FEGATO: LA PATOLOGIA DELL’UOMO MODERNO

Rieccoci a parlare di come cambia il nostro sentire emotivo nel corso di un’epidemia come quella da Coronavirus. In un precedente articolo ci siamo soffermati sull’ansia e sulla paura, ora invece vogliamo parlare delle emozioni che in medicina cinese dipendono dall’organo Fegato: la tensione, la frustrazione e la rabbia. Il Fegato è deputo al fluire armonioso del qi, cioè allo scorrimento del qi – l’energia vitale – lungo i meridiani energetici. L’entità psichica che dimora nel Fegato si chiama invece hun – l’anima eterea – da cui dipende la capacità di progettare, pianificare le nostre azioni, sognare: attraverso lo hun ci muoviamo mentalmente e fisicamente verso l’esterno, per poi ritornare verso l’interno, arricchendo la nostra vita emotiva con le nuove esperienze. Il movimento dello hun verso l’esterno, con la sua carica di energia e una certa dose di fisiologica aggressività, è sempre bilanciato da un suo movimento verso l’interno, un ritiro, in cui l’individuo medita sul significato e le conseguenze delle proprie azioni. Vediamo cosa succede quando lo hun del Fegato è sofferente e quali sono le cause di questa sofferenza.

LA GABBIA EMOTIVA DELL’ERA MODERNA

Le scadenze, i ritmi frenetici, l’affollamento di impegni, doveri e responsabilità, ledono gravemente il Fegato, poiché l’anima eterea – lo hun – deve essere libero di muoversi, immaginare, sognare: se lo imprigioniamo nella vita materiale soffre. E’ così che si genera la stasi di qi di Fegato: il qi non è più libero di muoversi nei meridiani energetici, e ristagna, causando pericolosi blocchi. Il meccanismo ricorda l’eruzione di un vulcano, in cui l’energia è soffocata finché esplode, ed allora sono guai. La compressione dell’energia causa molti sintomi, tra cui tensioni fisiche, contratture muscolari, bruxismo (digrignamento dei denti), disturbi intestinali di tipo spastico, fiato corto, fitte intercostali, nodo alla gola, aumento della pressione arteriosa. A livello mentale genera una forte tensione, nervosismo, rabbia, irritabilità, malumore ed una tipica sensazione di sentirsi in gabbia, con la voglia di fuggire da tutto e da tutti; ci si sente incalzati dal tempo, come se si fosse sempre in ritardo, altre volte si vive come accerchiati e tormentati. Anche il sonno diventa molto disturbato, spesso con incubi. Quando la stasi di qi esplode, ecco che può evolvere in crisi di collera, forti mal di testa, crisi ipertensive, talora persino ictus e infarti. Cosa accade alla stasi di qi di fegato durante un’epidemia come quella da Coronavirus?

STASI DI QI DI FEGATO E CORONAVIRUS

Come oramai tutti sappiamo, uno dei metodi scientificamente efficaci per contenere l’epidemia è quella della riduzione dei contatti tra gli individui, attraverso l’isolamento domiciliare. Ma che effetto produce questa misura sugli individui? Beh, uno dei concetti fondamentali della medicina cinese è che ogni individuo possiede un funzionamento unico e irripetibile, sia in fisiologia che in patologia, per cui le modalità di reazione di ciascuna persona rispetto al fatto di dover restare a casa sono assolutamente individuali. Tuttavia possiamo riscontrare in questo periodo almeno due macrocategorie di risposta. Come si comporta dunque in questo periodo storico che soffre di stasi di qi di Fegato?

LA STORIA DI CHI RISCOPRE LA QUIETE DOMESTICA

In questo periodo, nel corso dei colloqui telefonici, ho riscontrato un netto miglioramento dei sintomi della stasi di qi di Fegato in un’alta percentuale dei miei pazienti, fatto che in parte mi ha sorpreso. Alcuni di loro hanno effettuato da me solo due-tre sedute di agopuntura prima di dover sospendere il trattamento a causa del dilagare dell’epidemia, eppure i risultati sono stati straordinari: ad esempio, alcune forme di emicrania che talora duravano da anni, e che in medicina cinese sono dovute proprio alla stasi di qi di Fegato, sono migliorate in modo importante. Per queste persone, interrompere la catena ininterrotta di impegni, doveri, scadenze e tensioni emotive di vario genere è stato un vero toccasana. Evidentemente, la nostra società sottovaluta il ruolo dello stress nell’insorgenza delle patologie croniche, considerandolo un sottofondo inevitabile con cui convivere, tuttavia non è così: come ho scritto in diverse pagine del mio sito, lo stress è una vera patologia che determina conseguenze spesso gravi sulla salute fisica e psichica dell’individuo. Quindi impariamo da questo periodo quanto sia importante lo stress, e quanto sia importante contrastarlo.

MENTRE PER ALTRI…

Una delle caratteristiche fondamentali della stasi di qi di Fegato è il fatto di migliorare con il movimento, che fa circolare il qi nei meridiani: è per questa ragione che molti soggetti che ne soffrono sentono l’esigenza di una lunga camminata a fine giornata, oppure di una corsa. Per alcuni di questi individui i divieti imposti dall’epidemia hanno determinato effetti talora devastanti sulla salute fisica e psichica, abolendo la possibilità di scaricare le tensioni. Sentirsi ingabbiati può infatti causare un aggravamento dei sintomi della stasi di qi di Fegato, oltre che scatenare intensi attacchi di panico, che rappresentano anch’essi la liberazione improvvisa di un’energia compressa. E’ importante quindi per questi soggetti trovare, compatibilmente con i divieti imposti, modi alternativi di scaricare le tensioni, la rabbia e l’aggressività: molte attività possono infatti essere agevolmente praticate in casa.

Arrivederci al prossimo articolo.

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