L’agopuntura regola l’equilibrio dei sottotipi di cellule T CD4+ nei topi con asma

I linfociti T CD4+ e l’allergia

Al centro delle patologie allergiche esiste uno sbilanciamento del sistema immunitario: in condizioni fisiologiche l’attività dei linfociti T helper 1 e T helper 2 è perfettamente in equilibrio, mentre nelle allergie i linfociti T helper 2 sono iperattivi e in sovrannumero a scapito dei T helper 1, ed è per questo che si producono alti livelli di immunoglobuline E (IgE). Le cure devono pertanto essere volte a riportare in equilibrio il sistema dei T helper, riducendo l’attività dei T helper 2, aumentando quella dei T helper 1, o facendo entrambe le cose. Lo studio che vi presento è opera di Ming Dong e collaboratori, e mira proprio a verificare gli effetti dell’agopuntura sulla bilancia dei linfociti T helper CD4+ in topi in cui è stata indotta sperimentalmente un’asma allergica.

Metodi

In topi BALB/c e’ stato indotto sperimentalmente un tipo di asma attraverso la somministrazione di una proteina allergizzante, l’ovalbumina (OVA). Un gruppo di questi 14 topi è stato poi sottoposto ad un’agopuntura in specifici punti di agopuntura della Medicina tradizionale Cinese – come GV-14 dazhui, BL-12 fengmen e BL-13 feishu – con sedute a giorni alterni per 4 settimane (gruppo di agopuntura vera). Un altro gruppo di 14 topi con asma è stato invece trattato con un’agopuntura fittizia, in un punto che secondo la Medicina Tradizionale Cinese non svolge alcun effetto nell’asma allergica. Sono stati infine studiati altri due gruppi di 14 topi ciascuno, che non sono stati trattati né con l’agopuntura vera né con quella fittizia: uno di questi era costituito da topi normali, un altro da topi BALB con asma.

Risultati

Nel gruppo di agopuntura vera, rispetto agli altri tre gruppi, sono stati osservati effetti significativi su tutti gli aspetti dell’asma. Innanzitutto le vie aree presentavano una minore iperresponsività, che è un indicatore importante di asma, nonché un’infiltrazione di cellule infiammatorie e una produzione di muco significativamente inferiori. L’agopuntura ha poi aumentato il numero di cellule CD4+ che producono IFN-γ e delle cellule Foxp3 positive* nel tessuto polmonare. Anche il livello di citochine come la IL-10 era significativamente inferiore. In aggiunta altre importanti citochine sono state ridotte significativamente per effetto dell’agopuntura, tra cui l’IL-5, l’IL-13 e l’IL-17A nel siero. Gli Autori concludono che nei topi sperimentali l’agopuntura potrebbe alleviare l’infiammazione allergica delle vie respiratorie rafforzando l’attività dei linfociti T helper 1 e dei linfociti T regolatori.

Commento

Lo studio descritto è a mio avviso molto interessante, poiché ancora una volta dimostra che l’agopuntura è in grado di svolgere un importante effetto omeostatico in condizioni patologiche. Vale a dire che laddove si osserva un incremento patologico di un parametro, in questo caso l’attività dei T helpler 2, non necessariamente l’agopuntura lo riduce in modo diretto, ma agisce piuttosto su altri fattori – in questo caso rinforzando la funzione dei T helper 1 – che possono così frenare l’attività dei Thelper 2, ristabilendo l’equilibrio all’interno del sistema immunitario.

*L’interferone gamma agisce su uno specifico recettore del linfocita, una sorta di antenna, in grado di trasmettere un segnale all’interno della cellula, fino a raggiungere il suo nucleo: qui attiva un fattore di trascrizione, che è appunto il Foxp3, che a sua volta induce l’espressione di specifici geni . E’ grazie a questo sistema che i linfociti possono differenziarsi in T helper 1 e contrastare i T helper 2

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