ALLERGIE: INTERFERONE GAMMA E AGOPUNTURA

L’ IFN-γ NELLE ALLERGIE

Nelle allergie due sostanze svolgono un ruolo fondamentale: l’interleuchina di tipo-4 (IL-4) e l’interferone γ (IF-γ). Queste due sostanze sono come lo yin e lo yang della medicina cinese e soggiacciono un po’ alle stesse regole: si controllano a vicenda e sono complementari. Uno – l’IL-4 – è l’acceleratore delle reazioni allergiche, l’altro – l’IFN-γ – è il freno. L’acceleratore può essere premuto troppo, oppure il freno può non funzionare, ma il risultato è sempre lo stesso: l’organismo produce eccessive quantità di Immunoglobuline E (IgE), poiché prevalgono i linfociti T helper 2 su quelli di tipo 1. L’IL-4, quando è in eccesso assoluto o relativo (perché manca il freno) porta infatti ad un’esagerata attivazione dei linfociti B che , trasformandosi nelle plasmacellule, producono per l’appunto le IgE. Dell’IL-4 abbiamo già parlato nell’apposita pagina; approfondiamo invece qui il ruolo dell’IFN- γ nelle allergie.

FUNZIONI DELL’INTERFERON-γ

In condizioni fisiologiche questa citochina viene prodotta quando esiste una minaccia per l’organismo, di solito un’infezione microbica; anche un’altra citochina, l’IL-12, è in grado di favorire la formazione di IFN-γ. Ma quali sono le cellule che producono l’IFN- γ ? Alcuni tipi di cellule del sistema immunitario, in particolare le cellule natural killer e i linfociti T helper di tipo 1. Esiste un cosiddetto feed-back positivo, per cui l’IFN-γ induce la formazione dei linfociti T helper-1, che a loro volta producono nuovo IFN-γ, che fa produrre altri linfociti T helper 1, in un circolo che si auto rinforza. Quali sono le funzioni di questa sostanza? In primo luogo attiva i macrofagi, che sono coinvolti in prima linea nella distruzione dei microrganismi attraverso la fagocitosi e il “burst” ossidativo (“scoppio”, improvvisa liberazione di un’enorme quantità di sostanze ossidanti). Esso agisce poi sui linfociti B, inducendo la formazione di anticorpi diretti contro l’agente microbico, di classe IgA, IgG, IgM etc… ma non IgE. Il terzo elemento chiave è proprio l’azione di freno sulla produzione delle IgE, controbilanciando l’attività dei linfociti T helper2.

IFN- γ E AGOPUNTURA

L’agopuntura e la moxibustione sono entrambe capaci di stimolare la produzione di IFN γ e la differenziazione dei linfociti T in T helper di tipo 1. Infatti dopo il legame con il suo recettore, si attiva nel linfocita una cascata di eventi molecolari che ha come bersaglio finale importanti fattori di trascrizione nucleari (foxp3, STAT1, T-bet), che attivano  specifici genici: il risultato finale è che il linfocita diventa un T helper di tipo 1 e non di tipo 2.

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