L’AGOPUNTURA NELLA CAPSULITE ADESIVA: ESISTONO PUNTI SPECIFICI?

COS’E’ LA CAPSULITE ADESIVA

La capsulite adesiva è una condizione clinica severa, che comporta dolore e abolizione pressoché totale dei movimenti della spalla. Questa patologia può protrarsi a lungo, spesso oltre un anno, traendo in genere scarso beneficio dai trattamenti medici convenzionali. L’agopuntura è un’opportunità di trattamento valida e sicura, come dimostrato da diversi lavori scientifici, tra cui quello che ci accingiamo a descrivere, che vuole rispondere ad un quesito: esistono punti specifici, cioè più efficaci di altri, nel trattamento della capsulite adesiva?

IL PUNTO ST-38 TIAOKOU

Il punto 38 del meridiano di Stomaco (ST-38) si trova all’incirca a metà della gamba, in un avvallamento della cute che ha la forma della bocca di un pesce, da cui il nome Tiakou. Da sempre la medicina tradizionale cinese considera questo punto straordinario, tanto che viene inserito in tutti i protocolli di agopuntura. Esiste anche una tecnica specifica per stimolare tale punto: durante la manipolazione dell’ago inserito in ST-38, il paziente procede a muovere la spalla, in modo da rimettere in circolo il qi lungo i meridiani colpiti, verificando che i movimenti diventano più ampi e molto meno dolorosi. Lo studio di Chao Yang et al. pubblicato nel 2018 è una revisione sistematica, che ha analizzato tutti gli studi prodotti fino al 2018 inerenti all’efficacia di ST-38, includendo ben 1944 pazienti.

L’AGOPUNTURA E’ DAVVERO EFFICACE NELLA CAPSULITE ADESIVA?

Ebbene, i ricercatori hanno in particolare confrontato l’efficacia dell’agopuntura praticata su ST-38 con quella di altre terapie, come la stessa agopuntura praticata sui punti locali della spalla, oppure i farmaci antinfiammatori non steroidei. L’analisi dei dati ha così evidenziato risultati positivi e significativi per il trattamento di agopuntura su Tiaokou, sia per quanto riguardo la riduzione del dolore, sia per quanto riguarda altri parametri evidenziati con la scala di Constant-Murley come il miglioramento dei movimenti. Certo occorrono altre verifiche, concludono i ricercatori, ma ancora una volta il sapere millenario della medicina cinese sembra oggi essere confermato anche dalla scienza.

CONSIDERAZIONI SUI PUNTI LOCALI E DISTALI

L’agopuntura può apparire bizzarra per noi occidentali. Ad esempio il lettore deve sapere che spesso per trattare una patologia si usano punti distanti dalla regione anatomica sofferente (chiamati per questo distali): questo vale per molti disturbi, e non solo per la spalla. Ad esempio nel mal di testa si usano sì i punti del capo, ma quello più efficace, e spesso usato per primo, è un punto che si trova sul piede: i cinesi dicono “pungere in basso per curare l’alto”. Nella spalla il principio è il medesimo: qui c’è un blocco energetico, per cui si sfrutta un punto distale della gamba, situato sullo stesso canale energetico, per far convogliare verso il basso il ristagno energetico. Questo vale soprattutto nelle forme caratterizzate da un intenso dolore o da uno stato infiammatorio, nelle quali l’agopuntura su ST-38 esercita un effetto antalgico e antinfiammatorio molto potente. Invece, secondo la medicina cinese, i punti locali della spalla sono più utili quando c’è una condizione di “freddo” e un indebolimento strutturale e funzionale dei tendini della spalla: in questi casi si associa anche la moxibustione dei punti, con lo scopo di incrementare l’afflusso di sangue e migliorare la resistenza e l’elasticità dei tendini.

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