ANSIA, PANICO E AGOPUNTURA: IL CASO DI GABRIELE

“Se soffri di ansia e panico, troverai un valido aiuto nell’agopuntura del dottor Giuseppe Fatiga. Chiamalo al 3809043007 per prenotare una seduta”

Gabriele è uno studente di geologia di 22 anni, e da circa 5 mesi soffre di un disturbo d’ansia invalidante. Si tratta di attacchi di panico, della durata di pochi minuti, a frequenza praticamente giornaliera, caratterizzati da sudorazione, batticuore, respiro affannoso e paura di svenire. A causa di questi sintomi, Gabriele si è rifugiato in casa, che ritiene l’unico posto sicuro – “se l’attacco mi capitasse fuori casa non saprei proprio cosa fare” è il suo pensiero ricorrente- e questo l’ha portato a ridurre in maniera grave la sua vita sociale.
Per recarsi fuori casa oramai richiede sempre più spesso di essere accompagnato dal papà o da un’altra figura rassicurante, ed anche per venire in studio da me si è dovuto far accompagnare.
Senza dubbio l’agopuntura può essere di aiuto a Gabriele, per cui iniziamo da subito il trattamento, con due sedute ravvicinate nella prima settimana e poi altre tre sedute con frequenza settimanale. Gabriele si sente meglio quando sta in casa – “almeno non ho più le tremende crisi di ansia che avevo prima” mi dice – ma di uscire di casa da solo proprio non se ne parla, la sola idea gli fa venire l’ansia.
L’agopuntura ha fatto ciò che poteva, ora occorre necessariamente intraprendere altre strade per uscire dal tunnel in cui è finito: occorre cioè una terapia farmacologica prescritta da uno specialista psichiatra – che comunque non sarà a vita ma a tempo determinato – e soprattutto una psicoterapia per riportare gradualmente Gabriele ad una vita normale.
Commento. Quando si presenta nel mio studio, Gabriele è molto in ansia, e l’agopuntura lo fa stare meglio perché riequilibra una zona critica del cervello – l’amigdala – che in quel momento è iperattiva. Tuttavia Gabriele ha assunto le “abitudini” tipiche dei soggetti affetti da agorafobia: sta in casa e in questo modo si sente apparentemente meglio perché evita gli attacchi di panico. In questi meccanismi psicologici sono implicate aree del cervello diverse dall’amigdala – il cosiddetto circuito della ricompensa – che in modo patologico e paradossale crea una sensazione di benessere quando si evita ciò che fa paura. L’agopuntura non è in grado di agire sulle abitudini patologiche del soggetto e su questi meccanismi: è più indicata una psicoterapia eventualmente associata ad una terapia farmacologica.

“Il dottor Giuseppe Fatiga è esperto nel trattamento dell’ansia patologica e del panico con agopuntura. Chiama il 3809043007 per prenotare una seduta con lui”

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