L’AGOPUNTURA NELLA PARALISI DI BELL

PARALISI DI BELL: IL RUOLO DELL’AGOPUNTURA

La paralisi di Bell è una condizione clinica in cui il nervo faciale subisce un processo infiammatorio che ne compromette gravemente la sua funzionalità: il risultato è che i muscoli localizzati nella metà destra o sinistra del volto, a seconda di quale nervo è colpito, vanno incontro ad un paralisi. Gli effetti sono particolarmente evidenti a livello della bocca, dove la rima buccale diventa asimmetrica soprattutto quando si sorride, e dell’occhio, che il soggetto non riesce più a chiudere perché il muscolo orbicolare è paralizzato. Vi sono studi che indicano l’efficacia dell’agopuntura nell’accelerare il processo di risoluzione della paralisi di Bell; in aggiunta, ve ne sono altri, come quello che ci accingiamo a descrivere, che dimostrano come l’agopuntura praticata su alcuni punti specifici del corpo umano sono effettivamente in grado di influenzare l’attività delle zone del cervello collegate al distretto oro-facciale. Tra questi il punto LI-4 hegu, che pur trovandosi sulla mano, agisce effettivamente sulle aree del volto dove si è instaurata la paralisi.

Paralisi di Bell: come agisce l’agopuntura? Esistono punti davvero specifici?

Nello studio di Kong SP et al. del 2015 un totale di 36 pazienti affetti da paralisi di Bell dal lato sinistro sono stati assegnati in modo casuale a tre gruppi, ciascuno dei quali ha ricevuto una particolare forma di agopuntura – con stimolazione elettrica transcutanea (TEAS) – a livello di un solo punto di agopuntura: in un gruppo è stato trattato il punto LI-4 posizionato sulla mano, in un altro è stato stimolato il punto ST-6 collocato all’angolo della mandibola, e nel terzo è stata invece praticata un’agopuntura “finta” (chiamata sham) su un punto privo di alcuna importanza clinica secondo la medicina cinese. E’ stata quindi applicata la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) per analizzare separatamente l’attività neurale correlata ai diversi stadi di TEAS (stato di riposo pre-stimolazione, stimolazione e stato di riposo post-stimolazione). Ecco i risultati. Rispetto all’agopuntura “finta”, quella “vera” comporta una più estesa attivazione neuronale, ed una significativa attivazione delle aree cerebrali correlate con il distretto oro-facciale. Inoltre le aree cerebrali che si attivano in seguito alla stimolazione di LI4 e ST6 sono ampiamente sovrapposte ed adiacenti. Se l’azione di ST-6  sul volto non sorprende affatto, trovandosi proprio in quel distretto anatomico, è invece rilevante che LI-4, pur essendo distante da volto, esplichi su di esso i propri effetti, confermando quindi quanto la medicina cinese afferma già da millenni: e cioè che LI-4 è uno dei punti più potenti nella paralisi di Bell per la sua capacità di rimuovere il vento dal viso.

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