L’agopuntura nei disturbi del sistema nervoso e della psiche: quante sedute sono necessarie?

Agopuntura a Torino: dopo quante sedute funziona l’agopuntura? 

Uno dei principali bersagli dell’agopuntura è proprio il sistema nervoso: il contatto dell’ago con le terminazioni nervose genera infatti dei segnali che si propagano lungo le vie nervose fino a raggiungere il cervello. Un’azione potente, con effetti rapidi: non deve stupire se spesso, già dopo la prima seduta, si osservino una riduzione delle tensioni e dell’ansia, un senso di pace e tranquillità, un ritorno del buon umore, ed una maggiore energia mentale. Un effetto che troppo spesso viene trascurato è anche quello di migliorare la lucidità mentale e la concentrazione. Ecco perché dopo poche sedute molti disturbi del sistema nervoso, come la cefalea, oppure della sfera psicoemotiva, come l’ansia e il panico, migliorano in modo significativo, lasciando incredulo il paziente. “Non mi sentivo così bene da anni” è spesso quello che dice  al secondo incontro.

Da cosa dipende il grado di risposta all’agopuntura? 

Ovviamente la gravità del disturbo e la sua durata condizionano la tempistica e il grado di risposta alla terapia agopunturale: maggiore rapidità di azione e migliore risposta nei casi acuti o insorti da poco tempo, mentre nei casi cronici bisogna mettere in conto una certa latenza d’azione ed un miglioramento meno eclatante, almeno all’inizio. Nei casi acuti, in genere in circa tre sedute il disturbo migliora in modo significativo, sia che si tratti di ansia, insonnia o di cefalea; la durata complessiva del ciclo è di cinque-dieci sedute. Nelle situazioni che persistono da mesi o anni, possono essere necessarie tre-cinque sedute affinché il quadro inizi a migliorare, per un numero complessivo di dieci sedute con cui si ottiene un miglioramento importante e stabile nel tempo. Il discorso della depressione merita una riflessione a parte: per quanto l’agopuntura eserciti un certo effetto antidepressivo, solo le depressioni lievi o al massimo moderate possono vedere nell’agopuntura una cura, mentre le depressioni severe necessitano di altre misure terapeutiche di tipo farmacologico e psicoterapico.

Quanto dura l’effetto dell’agopuntura nel tempo? 

Sulla base dei recenti studi scientifici, l’agopuntura sembra agire sull’espressione dei geni, ed è probabilmente in virtù di questa azione profonda che i risultati conseguiti durano mesi o persino anni: spesso basta un semplice richiamo di una-tre sedute, al primo riaffacciarsi dei sintomi, per stopparli sul nascere e prevenire le ricadute.

Ci sono situazioni che non rispondono all’agopuntura? 

Vi sono situazioni psicoemotive che non beneficiano in modo significativo dell’agopuntura. Talora vi sono conflitti psicoemotivi, più o meno consapevoli, che alimentano i sintomi “visibili”, e che devono essere individuate e trattate con la psicoterapia affinché il soggetto guarisca per sempre. Altre volte l’individuo sta assumendo farmaci da anni, e questo rende le risposte all’agopuntura più “torpide” e meno vivaci. Infine vi sono quadri depressivi, evidenti o “mascherati”, dove la riduzione del funzionamento della serotonina non può essere corretta dalla sola agopuntura.

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