FAKE NEWS: L’AGOPUNTURA E’ SOLO UN EFFETTO PLACEBO?

L’agopuntura funziona al di là dell’effetto placebo

Ancora oggi serpeggia in parte della collettività l’idea che l’effetto dell’agopuntura sia solo un placebo, legato alle aspettative di guarigione piuttosto che a fenomeni biologici specifici e scientificamente dimostrabili e misurabili. Dagli studi che sono stati condotti fino ad oggi, si evince che l’atteggiamento del paziente influenza sicuramente gli effetti dell’agopuntura: l’ambiente in cui si svolge la seduta, l’aura misteriosa che avvolge questa terapia e il rituale insito nella seduta di agopuntura sono tutti fattori che possono spiegare una parte dell’efficacia del trattamento, ma solo una parte. Per il resto l’azione dell’agopuntura si svolge con precisi meccanismi neurofisiologici, tra cui la produzione di endorfine e altri importanti neurotrasmettitori a livello del cervello, con funzione antalgica, antinfiammatoria, miorilassante, ansiolitica, antidepressiva ed immunostimolante.

Le critiche all’agopuntura non sono obiettive

Hanno ragione gli scienziati quando affermano che l’agopuntura, al pari delle altre terapie, deve essere sottoposta a ricerche rigorose e su un adeguato campione di soggetti. Non hanno invece ragione quando affermano che si tratta esclusivamente di placebo. Le posizioni di questi ricercatori si basano in particolare sull’analisi dell’agopuntura “finta”, chiamata “sham”: pungendo punti per così dire “casuali” del corpo umano – spesso posizionati al di fuori dei meridiani energetici – si ottengono effetti molto simili a quelli prodotti dall’agopuntura “vera” effettuata su punti di agopuntura specifici, e questo secondo loro dimostrerebbe che si tratta di un placebo. Questa posizione è assurda, poiché la puntura del corpo umano non è neutra, ma produce effetti biologici rilevanti: non è quindi come una un bicchiere di acqua che non contiene nulla e che viene fatto bere al paziente facendogli credere che si tratti di un farmaco. Per l’agopuntura, si dovrebbe usare come metro di paragone qualcosa che sia davvero inerte, come si fa per i farmaci, ma questo non è ovviamente possibile.

Farmaci e agopuntura: due metri e due misure

Gli studi hanno dimostrato che nell’agopuntura vi è certamente una quota di componente placebo, ma questo vale anche per i farmaci. Ero ancora un tirocinante in psichiatria, circa venti anni fa, quando fui incuriosito dalle strane statistiche inerenti ai farmaci antidepressivi: leggendole, mi accorsi che si attribuiva ai farmaci antidepressivi un’efficacia statisticamente significativa, con una riduzione pari a “X” dei sintomi depressivi, ma la cosa sorprendente era che la riduzione ottenuta con l’effetto palcebo non era poi molto diversa da questa X. Il grande studio condotto da Irvin Kirsch ha confermato proprio questo: il 75% dell’effetto antidepressivo è attribuibile all’effetto placebo. Non voglio certo qui sminuire l’importanza degli antidepressivi, che sono stati sicuramente una conquista della nostra medicina, e sono utili in molte condizioni cliniche. Voglio solo affermare che non è onesto ridurre il valore dell’agopuntura solo perché produce un “certo” effetto placebo.

Le prove che l’agopuntura non è solo effetto placebo

Sono tante le prove che l’agopuntura non sia solo un placebo. Una grande metanalisi, condotta su migliaia di pazienti affetti da emicrania, ha ad esempio appurato che l’agopuntura è sicuramente efficace quanto i farmaci, e molto spesso anche più dei farmaci, nella profilassi dell’emicrania, tanto che oggi in diversi ospedali d’Italia l’agopuntura viene effettuata in regime di Servizio Sanitario Nazionale. E lo stesso vale per gli studi condotti sull’ansia, o sulla nausea in gravidanza e durante chemioterapia etc…Vi sono poi studi di Risonanza Magnetica Funzionale, che dimostrano che l’agopuntura “vera”, a differenza di quella “finta”, produce effetti specifici sul cervello, soprattutto sull’insula. Vi è poi l’esperienza di noi agopuntori, che verifichiamo tutti i giorni che l’agopuntura spesso funziona anche in chi non ci crede. A riguardo, posso citare la mia esperienza negli studi di medicina generale, dove spesso ho proposto ai pazienti l’applicazione sull’orecchio di piccoli aghetti in luogo delle cure farmacologiche – persone che non conoscevano l’agopuntura e che spesso erano scettici a riguardo – ottenendo risultati che li hanno lasciati letteralmente di stucco sorpreso. E’ proprio grazie a queste esperienze vissute sul campo che sono giunto a individuare due nuovi punti di agopuntura estremamente efficaci nella cura del mal di schiena, e che ho denominato LBP points (punti del mal di schiena comune, dall’acronimo LBP= low back pain): tra i cento punti presenti sul padiglione auricolare, solo due punti specifici per il mal di schiena! Ecco perchè l’agopuntura non può essere solo effetto placebo.

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