ALLERGIE E SISTEMA IMMUNITARIO

IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Per comprendere le allergie, e come l’agopuntura può modulare i processi che le caratterizzano, bisogna comprendere il complesso funzionamento del sistema immunitario in condizioni normali. Questa pagina si occupa proprio di questo. Vedremo invece in un’altra pagina dedicata cosa non va nelle allergie, perché colpiscano solo certi individui e soprattutto come si possano correggere le disfunzioni del sistema immunitario.

TIPI DI IMMUNITA’

Distinguiamo un’immunità cellulare, dove i protagonisti sono alcune cellule del sistema immunitario, e quella umorale o anticorpale, che si svolge per l’appunto a mezzo degli anticorpi o immunoglobuline. Nell’immunità cellulare i macrofagi, le cellule natural killer e i linfociti T CD8+ citotossici si occupano di contrastare le aggressioni da parte dei fattori patogeni, principalmente microorganismi di varia natura come virus, batteri, parassiti, ma anche le cellule tumorali: l’immunità cellulare non ha un tempo di latenza a differenza di quella anticorpale, perché il suo compito è quello di intervenire in tempi rapidi. Questo tipo di immunità possiede però lo svantaggio di essere poco precisa, “sparando nel mucchio”. L’immunità anticorpale richiede invece qualche settimana per svilupparsi: al primo contatto con una sostanza estranea all’organismo – chiamata antigene – entrano in azione i linfociti B, che si differenziano in plasmacellule. Solo al termine di questo ciclo – che si completa entro due/tre settimane – le plasmacellule mature producono le immunoglobuline di tipo M, che distruggono l’agente estraneo legandosi ad esso in modo estremamente preciso, e attivando un meccanismo potente chiamato complemento. Le tracce di questa “battaglia” restano memorizzate in un particolare tipo di linfociti B chiamato appunto “memory”, che, nel caso di un nuovo contatto con lo stesso agente, producono le immunoglobuline di tipo G, questa volta in pochissimo tempo. Il meccanismo decritto è esattamente quello che si mette in azione dopo una vaccinazione, con un’immunità permanente nei confronti di un microrganismo, sia esso un virus o un batterio.

LINFOCITI T, LINFOCITI B E ALLERGIE

Affinché si verifichi la produzione di anticorpi, è necessario l’intervento dei linfociti T helper: come il termine inglese lascia intendere, queste cellule non producono direttamente anticorpi né distruggono direttamente gli agenti patogeni, ma aiutano il sistema dei linfociti B/plasmacellule a farlo. I linfociti T helper stimolano anche altre cellule del sistema immunitario nel contesto dell’immunità cellulare. I linfociti T helper sono anche definiti CD4+, per distinguerli dai linfociti T citotossici che sono invece CD8+. Esistono due differenti tipi di linfociti T helper CD4+: gli helper 1 e gli helper 2, in base alla loro azione sulle differenti cellule del sistema immunitario. I linfociti T helper 1 agiscono principalmente quando l’agente patogeno si localizza all’interno delle cellule del nostro organismo, come nel caso di alcuni batteri e parassiti: in queste condizioni, i linfociti T helper 1 attivano i macrofagi, che distruggono le cellule infettate. Invece, i T helper 2 operano nel caso di infezioni da vermi (elminti), stimolando alcune cellule del sistema immunitario, tipicamente i granulociti eosinofili, che li distruggono: non è un caso che nel corso di un’infezione da vermi si osservi frequentemente un incremento dei granulociti eosinofili nel sangue (eosinofilia). Ma i linfociti T helper 2 sono poi cruciali nelle allergie, dove stimolano i linfociti B a produrre le Immunoglobuline di tipo E. Proprio queste ultime sono al centro del meccanismo allergico: gli allergeni sono infatti in grado di farne produrre in grossa quantità, attivando in modo patologico i linfociti T helper di tipo 2. Vedremo in un’altra pagina di approfondimento perché questo avvenga, e come si possa bloccare il processo allergico con l’agopuntura.